🔗Il circuito del potere: cosa accade nelle relazioni D/s
- Diana Piga
- 24 set
- Tempo di lettura: 2 min

Dal gioco erotico al 24/7
Nel BDSM, la parola chiave è spesso potere. Non parliamo di quello sociale o politico, ma del potere che attraversa i corpi, la fiducia e il desiderio. Perché alcune persone amano guidare e altre preferiscono affidarsi? E quali sono i diversi gradi di intensità di questo scambio?
I diversi livelli di scambio di potere 🪜
Nella comunità kinky si parla di power exchange, cioè scambio di potere. Può assumere varie forme:
Scene Play 🎭: lo scambio dura solo il tempo della scena, con limiti chiari e fine concordata.
Bedroom D/s 🛏️: la dinamica si attiva solo nei momenti intimi.
Lifestyle D/s 🌐: la relazione integra elementi di Dominazione/sottomissione anche nella vita quotidiana, ma senza essere totalizzante.
24/7 o TPE (Total Power Exchange) ⏳: lo scambio di potere diventa costante, con una gestione concordata delle decisioni nella vita di tutti i giorni.
Perché alcune persone amano dominare 🔺
-piacere di guidare e strutturare l’esperienza,
-desiderio di assumersi la responsabilità,
-bisogno di essere riconosciut* come figura forte,
-soddisfazione narcisistica nell’essere scelti come guida.
Perché altre persone amano sottomettersi 🔻
-sollievo dal peso delle decisioni,
-piacere di abbandonarsi e fidarsi,
-esplorazione della vulnerabilità in un contesto sicuro,
-ribaltamento dei ruoli sociali quotidiani (chi guida nella vita può cedere in camera da letto).
Pro e contro ⚖️
Pro:
chiarezza dei ruoli,
esplorazione di fantasie autentiche,
costruzione di fiducia reciproca.
Contro:
rischio di dipendenza,
confusione tra gioco consensuale e manipolazione,
possibilità che dinamiche tossiche si mascherino da scambio erotico.
Il circuito del potere 🔄
Il potere nelle relazioni D/s non è mai unidirezionale: circola.
Chi assume la parte dominante offre struttura e contenimento, ma dipende dalla disponibilità della persona sottomessa a consegnarsi.
Chi assume la parte sottomessa sembra vulnerabile, ma attraverso il masochismo orienta la scena: reazioni, resistenza e cedimento sono segnali che guidano chi conduce.
È qui che nasce la figura del power bottom: chi, pur occupando la posizione “sottomessa”, dirige indirettamente grazie alle proprie risposte. La vulnerabilità diventa allora un vero strumento di regia erotica.
Il risultato è un circuito dinamico: comando e risposta, desiderio e gratificazione, direzione e resa. Nessuno ha il potere assoluto, perché entrambi/e/i lo costruiscono nel dialogo costante.
Conclusione 🌈
Le relazioni di potere non sono un capriccio estremo, ma un laboratorio psicologico ed erotico. Funzionano solo quando c’è consenso, consapevolezza e rispetto dei limiti.
Che si tratti di una scena occasionale o di un rapporto 24/7, la domanda non è “chi comanda davvero”, ma come si costruisce insieme un equilibrio di potere che nutra entrambə.







Commenti